La tassazione del trading online: ecco cosa occorre sapere

La tassazione del trading online: ecco cosa occorre sapere

Tra i trader alle prime armi, uno degli interrogativi più ricorrenti risulta collegato al pagamento delle tasse. Cosa occorre sapere circa la tassazione in riferimento ai profitti derivanti dall’attività di trading online? Prima di tutto, parlare di tasse sul trading non è appropriato, dato che si pagano tasse sulle transazioni online. Trattandosi di compravendita effettiva di strumenti finanziari, è corretto parlare di imposte sul trading online piuttosto che di tasse.

Cosa sono le imposte sul trading?

Le tasse che gravano sull’attività di trading online, di fatto, si riferiscono alle transazioni finanziarie che hanno a che fare sia con la vendita sia con l’acquisto di strumenti finanziari mediante l’impiego di programmi online o di piattaforme dedicate.

Spesso i mezzi di comunicazioni sono soliti utilizzare in maniera inopportuna e in maniera sinonimica il termine tasse in riferimento al trading online o alle rendite finanziare. Tuttavia, il più delle volte non si ha a che fare con rendite. Le imposte sul trading online vengono applicate in rapporto al saldo positivo fra quanto il trader ha investito in rapporto ai profitti incassati. Conditio sine qua non è che il secondo valore si riveli superiore al primo. La differenza deve essere positiva ed è nota come capital gain, vale a dire. Questo parametro rappresenta la base imponibile su cui si procede con il calcolo effettivo in rapporto alla tassazione sul trading online.

Tassazione sul trading online: come viene effettuato il pagamento delle imposte?

Giunti a questo punto, occorre mettere in evidenza come avviene il pagamento delle imposte. La tassazione sul trading online ha una normativa fiscale ad hoc. Sono due i regimi fiscali differenti: il primo è il regime fiscale amministrato, mentre il secondo è il regime fiscale dichiarativo.

Regime fiscale amministrato: ecco come effettuare il pagamento delle imposte sul trading online

La logica di funzionamento del regime fiscale amministrato ruota tutta attorno a un meccanismo di tassazione sostitutiva. Cosa vuol dire tutto questo? Sostanzialmente, le imposte sul trading online, le quali vanno sempre applicate sulla plusvalenza, vanno versate al broker scelto o all’intermediario selezionato. Come? Ricorrendo alla ritenuta alla fonte. Quest’ultima fungerà da imposta definitiva.

Ne consegue quindi che il regime fiscale amministrato per quanto riguarda i profitti incassati da attività di trading riguarda sia le plusvalenze originate cedendo partecipazioni non qualificate sia quelle provenienti cedendo titoli finanziari, titoli non rappresentativi di merci e valute estere comprese.

Regime fiscale dichiarativo: ecco come effettuare il pagamento delle imposte sul trading online

Per ciò che concerne il regime fiscale dichiarativo, il trader, in qualità di contribuente, si occupa del calcolo della dichiarazione e del versamento autonomo delle imposte mediante la dichiarazione “Modello Redditi Persone Fisiche“. In questa dichiarazione dei redditi, le plusvalenze ottenute rispetto a quanto investito vanno dichiarate nel quadro RT rigo 41. La voce specifica chiamata in causa è denominata come altri redditi differenti di tipo finanziario.

Cosa dire in riferimento a questa specifica tipologia di reddito in termini di inquadramento a livello fiscale? Il riferimento è quello dei cosiddetti redditi diversi. Per ulteriori approfondimenti, occorre consultare l’articolo 67 e successivi del TUIR.

Conclusioni

Come si può facilmente constatare, essendo la materia tassazione sul trading online piuttosto complessa, è sempre il caso di rivolgersi a un professionista del settore, affinché i pagamenti vengano effettuati in modo corretto.

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